L’organo della Chiesa parrocchiale di Sant’Andrea di Compito è uno strumento che ha suscitato un grande interesse da parte di alcuni studiosi per le sue singolari caratteristiche non riscontrabili in altri strumenti di scuola Lucchese.
L’ultimo interessante studio, pubblicato su “Informazione Organistica” (Anno III n. 2, bollettino della fondazione Accademia di musica italiana per organo) è stato condotto dall’organaro Glauco Ghilardi e dall’organista Riccardo Berutto. Oltre ad alcune osservazioni di carattere storico ed estetico, attraverso la lettura di documenti dell’archivio parrocchiale di Sant’Andrea di Compito, ci danno un chiaro quadro storico che fa risalire al 1741, anno in cui fu costruito lo strumento dall’organaro Giovanni Paolo Micheli di Vorno. Nel 1739, invece, avrebbero avuto inizio i lavori per la costruzione del palco da parte del capomastro Giovanni Quilico Coli di S. Quirico di Valdriana.
Giovanni Paolo Micheli nacque a Vorno il 26 settembre 1697 e apprese a Lucca il mestiere dell’organaro e potrebbe essere stato allievo del celebre Bartolomeo Stefanini. Giovanni Paolo Micheli, ignorato in passato dai cultori del settore organario, solo oggi, grazie allo studio dell’organo di Sant’Andrea di Compito, viene alla luce, tanto che la sua arte può essere inclusa in quella scia luminosa di organari rappresentata dal Cacioli, dagli Stefanini, dai Ravani e dai Crudeli i quali hanno caratterizzato la Scuola Organaria Lucchese del XVII e XVIII secolo.
Purtroppo fino ad oggi non sono stati trovati altri strumenti esistenti di questo autore, benché ci siano documenti riguardanti un cospicuo elenco di lavori eseguiti dal Micheli tra il 1749 e il 1767, per cui l’unico esemplare sembra essere quello di Sant’Andrea di Compito.
Il Ghilardi e il Berutto ci forniscono dello strumento una descrizione molto particolareggiata e la caratteristica singolarità dei dati che emergono lo rende degno di notevole interesse. Alcuni di questi dati non verificabili in altri strumenti, ci sorprendono ulteriormente: la pianta curvilinea della cassa; l’appoggio del somiere su due mensole di pietra; l’utilizzo di sistemi insoliti, almeno per la Lucchesia, in tutto simili a quelli francesi, per il funzionamento della meccanica dei registri.
Quindi al valore storico dell’organo va aggiunto anche quello della sua originalità, che lo rende maggiormente prezioso e viene ad arricchire la vasta collana di organi di Scuola Lucchese nella quale si colloca. Non meno considerevole resta sempre l’importanza del suono storico di un simile strumento che ci consente l’esecuzione fedele di una vasta letteretura organistica che va dal XVI al XVIII secolo, certamente non eseguibile su strumenti di altra natura.
Il programma
In occasione della Mostra delle antiche camelie della Lucchesia, il pianista Gilberto Rossetti suonerà all’organo il seguente programma: apertura del concerto con “Grave” per organo di Bernardo Sabatini; toccata II di Girolamo Frescobaldi (1583-1643); canzona IV di Girolamo Frescobaldi (1583-1643); balletto di Bernardo Storace (1637-1664); toccata sul secondo tono di Bernardo Pasquini (1637-1710); sonata in Do maggiore di Giovanni Battista Pescetti (1704-1766); versetti sul II tono di Pellegrino Tomeoni (1721-1816).
Il pianista
Gilberto Rossetti inizia lo studio del pianoforte all’età di 11 anni sotto la guida del M° Elisabetta Fiorini. Dal 2012 ha partecipato come allievo effettivo a vari corsi di perfezionamento, con vari maestri (tra i quali K. Bogino, V. Ogarkov, S. Bogino, L. Pietrocini). Partecipa alle rassegne estive LuccaEstate, Campus delle Arti di Tuscania, Corsi di perfezionamento “musica in Laguna” di Chioggia, e a numerose rassegne concertistiche come solista e con orchestra.
Dal 2013 al 2016 ha studiato con i M° K. Bogino e L. Pietrocini presso l’AIM Roma, e dal 2016 al 2020 frequenta il triennio accademico in pianoforte sotto la guida del M° G. Fazzi, presso .I.S.S.M. Luigi Boccherini, frequentando masterclass di perfezionamento con vari Maestri (G. Nardi, A. Nosé, A. Lucchesini, P. Banasik, D. Yoffe, A. Malikova).
Ha ottenuto riconoscimenti in vari concorsi nazionali e internazionali (Premio Rospigliosi, Riviera della Versilia, Riviera Etrusca, Premio Crescendo, Città di Sarzana), e ottiene la laurea di I livello in pianoforte nel 2020 con la votazione di 110 e Lode. Attualmente frequenta il Biennio accademico in pianoforte sotto la guida del M° Giorgio Fazzi dall’anno accademico 2020-2021.
DOVE E QUANDO
Quando: 11, 12 e 19 marzo 2023 (ore 11.30)
Dove: Mostra delle antiche camelie della Lucchesia, presso la chiesa di Sant’Andrea di Compito
Per il programma completo, clicca qui.